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Aprile 2011 | Tin Angel Records | JuliaKent.com |
A Spire
Julia Kent è una violoncellista canadese dal tocco raffinato, nota per aver fatto parte dei Rasputina e dell’ensemble di Antony and the Johnsons, e che già da tempo ha intrapreso una carriera solista, dando alle stampe nel 2007 l’”aeroportuale” Delay e nel 2010 l’ep Last Day in July. La Kent è solita servirsi del denso fluire di note oriunde scaturite lambendo le corde di un violoncello, esclusivo e solitario esegeta e attore di tutta la sua produzione artistica. La sua ultima creazione, Green And Grey, si muove all’insegna dell’eleganza e dell’intensità compositiva in un chiaroscuro di sensazioni e suggestioni ambientali e sonore minimali e solenni. L’album è infatti un introspettivo flusso di sonorità, profumi ed effluvi provenienti dalla natura, capaci di investigare paesaggi, piante, animali e mutamenti umani attraverso partiture strumentali diafane e modulazioni ritmiche aperte. Green And Grey fonde così l’anima del violoncello a rumori biologici e digitali, ai canti sibillini di cicale (Pleiades, Tithonos), ai mormorii elettronici (Ailanthus), alle sonorità liquide (Acquario), ai sussurri sintetici (A Spire, Dear Mr. Twombly) per culminare in un penetrante vortice di “bassa pressione atmosferica” (Wake Low).
La Kent sfrutta appieno le potenzialità del suo strumento, avvalendosi unicamente dell’arte dei suoni, per reinterpretare sapientemente le forze generatrici organiche e umane e per varcare i confini dicotomici dell’urbano e del naturale. Un disco ispirato e “animista” che, tra caos e quiete, oggettività e soggettività, è in grado di evocare affascinanti luoghi tangibili e incantevoli mondi astratti.