Rocklab.it comes to (leg)END
Dopo 15 anni di onorata carriera sul web Rocklab.it chiude i battenti.
Dopo 15 anni di onorata carriera sul web Rocklab.it chiude i battenti.
Calati direttamente nell’atmosfera horror di Halloween, all’Urban Music Club, i The Rippers si sono esibiti in un energico concerto, senza soste, con un pubblico molto coinvolto in balli scatenati. La gallery è a cura di Uliana Piro
C’è sempre qualcosa di speciale in un concerto dei Mogwai. La band di Glasgow rapisce con onirica psichedelia lo stracolmo Atlantico Live di Roma, costringendo il pubblico ad un dondolio in quieto raccoglimento, sublimazione di sopraffino post-rock. La gallery è a cura del nostro David Gallì
Si chiama “sdoganamento” del linguaggio, forzarne il buon costume, maneggiarlo con nonchalance tra sublime e faceto.
The Soft Moon: ascolta “Burn”
Trent Reznor: ascolta la rilettura del tema di “Halloween” di John Carpenter
Ulver: tre date in Italia a novembre
Forest Swords, eclettico producer anglosassone, il 6 ottobre ha fatto tappa al Locomotiv Club di Bologna per presentare il suo ultimo lavoro, Compassion. La gallery è a cura di Sabrina Campagna
L’estate è ormai conclusa, ripercorriamo i concerti che Rocklab ha seguito nel mese di Settembre con gli scatti dei suoi fotografi: Daughter, Bugo, Ritmo Tribale, Mother Island, Diet Cig e i Winstons.
A Place to Bury Strangers: tre date in Italia a novembre
Tra ritmi serrati e sudore, senza disdegnare delicatezze melodiche, il disco scorre veloce. Idea di supergruppo a parte, Invitation è un prodotto onesto e sincero, elaborato con classe, che vive anche dell’entusiasmo e della passione dei suoi stessi protagonisti: con una occhio rivolto al passato ed uno al futuro.
Una riapertura ad alti volumi quella del Loop Live Club che ha inaugurato la nuova stagione facendo salire sul palco il duo newyorkese DIET CIG, per la prima volta in Italia, considerato tra le migliori promesse della scena indie punk-pop. La gallery è a cura di Cristiana Rubbio
Billy Corgan: ascolta “The Spaniards”
Cold Cave: guarda il video di “Glory”
Strati di synth e batterie elettroniche che si sposano con voci, effetti, ed una fitta trama di “oggetti di varia natura che potessero avere un suono nuovo ed accattivante”. Bravo Rocco Rampino che ha permesso tutto questo in sede di produzione. Roba tipo “Algo Ou Alguém Entre As Arvores”, fra sovrapposizione (di suoni), bottiglie che rotolano e strani discorsi autoritari. Brani per una corsa a perdifiato nella foresta nera, così umida e temibile, con la sensazione perenne di essere braccati da qualcuno o da qualcosa.