Posts Tagged 'occhi chiusi'

Twin Peaks, il sogno di Lynch

Twin Peaks, il sogno di Lynch

Dall’8 aprile del 1990 a oggi, due serie, in tutto 30 episodi: incollati a Canale 5, a tarda notte, davanti alla tv, vogliamo sapere solo una cosa: chi ha ucciso Laura Palmer? (questa frase diventerà LA FRASE). Moriamo di spavento per un semaforo che oscilla nel buio su una strada deserta, tremiamo quando parte la sigla di apertura. L’immagine di quel cadavere si imprimerà nella nostra memoria visiva.

Ultime dai Palchi – Luglio 2017

Ultime dai Palchi – Luglio 2017

Tanti festival, tanta bella musica e tantissimi artisti per questo luglio targato Rocklab! Soley, Vintage Trouble, Edda, Bonobo, Mark Lanegan, Dropkick Murphys, God is an Astronaut, Fast Animals and Slow Kids, Lumineers, Dinosaur jr, Foals sono solo alcuni dei nomi che noi di Rocklab abbiamo seguito per voi; qui ripercorriamo le gallery che hanno infuocato questo mese. I nostri fotografi sono stati anche all’Evo Festival, all’Eco Sound Fest e al Molecola Festival. Buona visione e buon agosto con i nostri wallpaper!

Algiers – The Underside of Power

Algiers – The Underside of Power

I colori di questo disco sono forti, quasi come quelli distopici di Frank Miller, e le parole ben si legano con gli scenari creati da pezzi quali Death March e la furente Animals: sussulti metafisici e raffinatezze tecniche ricercate, senza tralasciare le asperità del vissuto, che ben poche volte riescono ancora a sconvolgere. The Underside of Power non vuole essere solo un monito, ma rappresenta la metamorfosi che sta subendo il concetto stesso di “lotta” ai giorni nostri; fuori dalle abitudinarie vesti facinorose, torna in quel genio musicale, creando un sussulto rumoroso ma ben curato ed evoluto, capace di spalancare occhi e mente.

Archive @ Ex Dogana [Viteculture Festival] – 12 luglio 2017

Archive @ Ex Dogana [Viteculture Festival] – 12 luglio 2017

Una band che in sede live suona in maniera impeccabile, senza sbavatura alcuna. Carisma e perfezione tecnica, per un live dal grandissimo impatto emotivo. Poco importa dell’assenza di un bis, della durata del concerto di un’ora e mezza circa: gli Archive dal vivo sorprendono e coinvolgono. Ed è inoltre proprio sul palco che l’dea alla base del progetto, quella di collettivo, esplica il suo intento più evidente: quello di condividere musica per creare emozioni pure, vere e sincere.